GAVI DA VISITARE: La Fortezza Genovese o come lo chiamiamo a Gavi “IL FORTE”, affonda le sue origini con i Romani che costruirono i primi contrafforti a difesa della via Postumia, o via del Sale
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La Leggenda della Principessa Gavina o Gavia di origine francese, alla quale é legato anche il nome di Gavi, che nel Forte di Gavi trovò rifugio insieme al suo amante in fuga dal Re suo Padre.
Federico Barbarossa amico e protettore dei Marchesi di Gavi fu varie volte loro ospite nel borgo in particolare dopo la battaglia di Legnano contro la Lega Lombarda.
La Meravigliosa Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Maggiore risale al XII secolo è in stile romanico. La sovrastata un imponente tiburio che funge da campanile, ha un impianto a tre navate con la centrale elevata sulle altre, l’edifico è realizzato interamente in pietra di Gavi, i capitelli delle colonne, che raffigurano scene non a carattere religioso provengono dalla Citta Romana della Libarna, l’imponete portale strombato, la bellissima pala del Gandolfino da Roreto detto il “Moncalvo” della Madonna in Trono.
Le tre confraternite di Gavi, dei Bianchi, Rossi e Turchini con le loro bellissime chiese dedicate ai Santi Giacomo e Filippo, alla Trinità e alla Madonna dell’Assunta, che nel periodo estivo nelle domeniche dedicate alle rispettive feste, ci regalano le processioni con “I Cristi” , “La Trinità” e la “Madonna dell’Assunta”, portati a braccia per le vie del Paese.
Il “Portino” del secolo XIII unica porta superstite dell’antico sistema difensivo che dava accesso al Borgo.
Il Palazzo Comunale coni suoi archi a sesto acuto, posto di fronte alla Chiesa Parrocchiale.
Il Convento Francescano situato fuori porta, di Nostra Signora delle Grazie della Valle secolo XVII, realizzato su un precedente Ospizio per pellegrini. Da vedere la sacrestia con mobili settecenteschi e il chiostro con loggia al primo piano.
Il Santuario di Nostra Signora della Guardia a croce greca, è situato su di un’altura che domina l’intera vallata, fu costruito dalla popolazione per volere del gaviese Giacomo Bertelli quale ex voto.
La casa del Maestro Angelo Francesco Lavagnino sulla via che porta a Carrosio la cui facciata è abbellita da stemmi e bassorilievi medievali.
Al grande Maestro che ha composto oltre 150 colonne sonore di film e membro dell’Accademia Chigiana è dedicato il Festival Internazionale Musica e Cinema.
GAVI DA BERE: Il Bianco Cortese di Gavi DOCG che esportato in tutto il mondo dai Viticoltori Gaviesi da lustro a Gavi e al suo incantato territorio.
Tutto iniziò da Giacomo Traverso (1817-1848) già sindaco di Gavi, fu produttore del pregiato vino il quale precorse le fortune del Cortese di Gavi.
GAVI DA MANGIARE: il cibo è un altro dei punti di forza di Gavi, dai ravioli una pasta ripiena di carne e verdure, che si posso mangiare alla Gaviese a “culo nudo”, nel vino, o al sugo “du tuccù, alla focaccia stirata, da gustare con salame e vino bianco di Gavi, nata, cosi narra la leggenda da un pane che caduto dalla madia è stato stirato e infornato. A tutti i piatti della tradizione che i nostri ristoratori sanno preparare, con grande passione e professionalità……
FESTE E RICORRENZE: una su tutte il 25 luglio (…) Festa Patronale di San Giacomo, dove LA PROLOCO insieme All’Amministrazione Comunale organizza in Piazza Dante, il Festival Internazionale di Tango Argentino , con ravioli vino bianco e fuochi d’artificio.
Le Processioni delle tre Confraternite nelle domeniche di:
La Seconda Domenica di Giugno la festa dei Bianchi, la processione con i “Cristi” più belli del basso Piemonte e Liguria.
La festa dei Rossi con la processione della Santissima Trinità in Luglio.
La festa dei Turchini con la processione della Madonna dell’Assunta il sedici di agosto.